Cos’è la carie ai denti
La carie ai denti è una delle patologie più comuni al mondo: interessa milioni di persone ogni anno e può colpire chiunque, dai bambini agli adulti. Si tratta di una malattia infettiva multifattoriale che danneggia progressivamente i tessuti duri del dente — smalto e dentina — fino a raggiungere la polpa dentale se non trattata in tempo.
La carie inizia quando i batteri presenti nella placca dentale metabolizzano gli zuccheri, producendo acidi che abbassano il pH del cavo orale (sotto 5.5) e causano la demineralizzazione dello smalto. Nel tempo, questo processo crea una cavità: il dente cariato.
In Italia, secondo i dati del Ministero della Salute, oltre il 60% degli adulti presenta una carie attiva o trattata, mentre la carie infantile rimane una delle principali patologie croniche nei bambini in età scolare.

Quali sono i denti più colpiti
I denti più vulnerabili alla carie sono i molari e i premolari, in particolare quelli superiori. Le loro superfici irregolari favoriscono il deposito di residui di cibo e batteri nei solchi, rendendo più difficile la rimozione della placca con lo spazzolino tradizionale.
Le carie interdentali sono invece frequenti tra i denti anteriori, mentre la carie cervicale — che si sviluppa vicino alla gengiva — è più comune negli adulti e negli anziani, spesso in presenza di recessione gengivale.
I vari stadi della carie dentale
Il processo cariogeno è progressivo e può essere suddiviso in più fasi:
1. Carie iniziale
Appare come una macchia biancastra o gessosa sullo smalto, segno di demineralizzazione. In questo stadio, la carie è ancora reversibile con trattamenti remineralizzanti a base di fluoro o idrossiapatite.
2. Carie superficiale
Gli acidi iniziano a erodere lo smalto, creando una piccola cavità. I sintomi sono lievi o assenti, ma la progressione è in corso.
3. Carie profonda
L’infezione raggiunge la dentina, lo strato sottostante lo smalto, molto più morbido e sensibile. A questo punto può comparire dolore o fastidio durante la masticazione e l’assunzione di cibi caldi o freddi.
4. Carie penetrante
La lesione arriva alla polpa dentale, dove si trovano vasi e terminazioni nervose. Si manifesta dolore pulsante e, in assenza di trattamento, può svilupparsi una pulpite.
5. Carie perforante e ascesso
L’infezione si estende fino alla radice, provocando un ascesso dentale e, nei casi più gravi, la perdita del dente.
Cause della carie ai denti
La formazione della carie dentale è il risultato di un equilibrio alterato tra fattori protettivi (come la saliva e l’igiene orale) e fattori di rischio.

Principali fattori di rischio
- Placca batterica: biofilm di batteri e residui di cibo che, se non rimossi regolarmente, si induriscono in tartaro.
- Dieta ricca di zuccheri: alimenti e bevande dolci o acide (bibite, energy drink, succhi) favoriscono la produzione di acidi.
- Scarsa igiene orale: un’igiene insufficiente permette ai batteri di proliferare indisturbati.
- Ridotta salivazione: la saliva neutralizza gli acidi e remineralizza i denti; farmaci, stress o disidratazione possono ridurla.
- Fumo e alcol: alterano il pH orale e compromettono la salute gengivale.
Sintomi della carie: come riconoscerla
Nelle prime fasi, la carie è spesso asintomatica. Con la progressione, possono comparire:
- macchie scure o bianche sullo smalto;
- ipersensibilità dentinale al caldo, freddo o zuccheri;
- dolore localizzato durante la masticazione;
- alito cattivo persistente;
- gonfiore gengivale o ascessi nei casi avanzati.
Un dente cariato non guarisce da solo: i tessuti dentali non si rigenerano. Solo un intervento tempestivo del dentista può fermare la progressione e salvare il dente.
Diagnosi e trattamenti
Il dentista può individuare una carie mediante:
- ispezione visiva e sondaggio con strumenti specifici;
- radiografie bite-wing per rilevare carie interdentali o profonde;
- tecniche avanzate come la transilluminazione o l’impiego di IA nella diagnosi precoce.
Trattamenti possibili
- Trattamento al fluoro: rinforza lo smalto nelle carie iniziali.
- Otturazione: rimozione del tessuto cariato e ricostruzione con materiali compositi.
- Intarsio o corona dentale: per denti danneggiati in modo esteso.
- Devitalizzazione: se la carie ha raggiunto la polpa dentale.
- Estrazione e impianto: nei casi estremi, quando il dente non è più recuperabile.
Come prevenire la carie dentale
1. Igiene orale quotidiana
Spazzolare i denti almeno due volte al giorno per 2 minuti con uno spazzolino di qualità e un dentifricio contenente fluoro o idrossiapatite biomimetica, che aiuta a rinforzare lo smalto. Utilizzare filo interdentale o scovolini per rimuovere i residui di cibo tra i denti.
2. Alimentazione equilibrata
Limitare zuccheri semplici, bevande gassate e cibi ultra-processati. Integrare nella dieta alimenti ricchi di calcio, fosforo e magnesio (come legumi, verdure a foglia verde, pesce e latticini).
3. Idratazione costante
Bere molta acqua aiuta a mantenere il flusso salivare e a neutralizzare l’acidità della bocca.
4. Visite di controllo regolari
Effettuare una visita odontoiatrica ogni 6–12 mesi e una pulizia professionale due volte l’anno. Nel contesto italiano, è consigliato rivolgersi al proprio dentista di fiducia o ai centri specializzati in igiene orale.
5. Sigillature dentali (nei bambini)
Le sigillature applicate sui molari permanenti prevengono l’accumulo di placca nelle scanalature e riducono fino al 70% il rischio di carie infantile.

Prevenzione e tecnologia: un nuovo approccio
Oggi la prevenzione della carie dentale è supportata anche dalla tecnologia. Dispositivi come CleanOS nascono proprio con l’obiettivo di ridurre l’errore umano nella pulizia quotidiana, grazie a testine personalizzate che coprono ogni superficie dentale in modo uniforme, rimuovendo placca e residui in profondità.
Un’igiene orale efficace e costante, associata a controlli periodici, è il modo migliore per mantenere il sorriso sano nel tempo e prevenire complicanze come gengiviti o parodontiti.
Conclusione
La carie dentale è una patologia tanto diffusa quanto prevenibile. Un approccio consapevole fatto di igiene quotidiana, alimentazione equilibrata e controlli regolari può evitare trattamenti invasivi e garantire la salute del sorriso nel lungo periodo.
 
   
      
      
      